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Wine Places Basilea

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Restaurant St. Albaneck
Restaurant St. Albaneck St. Alban-Vorstadt 60, Basilea
Accanto al museo artistico e alla vicina cattedrale, nella calma rilassante del quartiere St. Alban, il ristorante offre cucina francese di stagione abbinata a una scelta invidiabile di vini. La struttura che ospita il St. Alban-Eck è una casa a graticcio del XV secolo arredata in modo rustico, che offre un’esperienza dai tratti marcatamente familiari
• t +41 61 271 60 40
www.stalbaneck.ch 
Acqua
Acqua Binningerstrasse 14, Basilea
Sorge su quella che una volta era una centrale idraulica, ed è un ristorante-bar famoso per la varietà di cocktail e drink che offre alla clientela. Ci sono grandi divani in pelle su cui rilassarsi, luci soffuse ma gradevoli e molto spazio. Il menu consiste di piatti italiani, da gustare sullo sfondo di un interior design dai toni molto industrial e trendy.
• t +41 61 564 66 66
www.acquabasilea.ch 
Les Quatre Saisons
Les Quatre Saisons Clarastrasse 43, Basilea
Il ristorante è affidato alle mani dello chef Peter Moser e alla sua squadra, capace di combinare elementi provenienti da tradizioni e filosofie culinarie diverse al fine di inventare piatti originali e imprevedibili. Al ristorante, che ha 18 punti sulla guida Gault Millau e una stella Michelin, i menu si ispirano al periodo dell’anno in cui ci si trova, variando tra piatti freddi e caldi.
• t +41 61 690 87 20
www.lesquatresaisons.ch 
Sperber bar
Sperber barMünzgasse 12, Basilea
L’Hotel Basel offre tre spazi diversi e complementari: la Brasserie, lo Sperber e il Boulevard, che d’estate apre una bella terrazza che si affaccia sul centro storico di Basilea. Allo Sperber Bar si trova un ambiente accogliente con tappezzeria in pelle, la musica jazz dal vivo e una grande stufa in maiolica che contribuiscono a renderlo il locale ideale per una cena invernale.
• t +41 61 264 68 00
www.hotel-basel.ch 
Wiesengarten Musetti
Wiesengarten MusettiWeilstrasse 51, Riehen
Il Wiesengarten è un ristorante a conduzione familiare, gestito dalla famiglia Musetti, che si occupa direttamente anche della cucina. Il ristorante offre una selezione di piatti italiani tipici, e il menù cambia a seconda della stagione. Da provare i dessert – fatti in casa, ovviamente – la selezione di vini e i piatti a base di pasta. Gli amanti del pesce troveranno molti piatti freschi per il loro palato.
• t +41 61 641 26 42
www.wiesengartenmusetti.ch 

Osteria TRE

Kantonsstrasse 3, Bubendorf

• www.badbubendorf.ch 
• t +41 61 935 55 55

 

Basilea manca di una tradizione culinaria ben definita, per cui i suoi chef hanno dovuto guardare all’esterno per rilanciare il fine dining della città: visitando la città si trovano tovaglie bianche e candele, piatti che coniugano tradizione e sperimentazione con cibi aromatici e spezie. Tra i principali artefici del successo culinario di Basilea c’è Flavio Fermi, chef dell’Osteria TRE, ristorante stellato che si trova all’interno del Bad Bubendorf Hotel. La prestigiosa guida Gault Millau nel 2015 diceva di Fermi: «Ha avuto successo nel reinventare sempre più la sua cucina con discernimento e la sua mano esperta. Sta diventando sempre più un maestro della sua arte». Lui, Flavio, si dice «onorato» da queste parole, ma precisa: «Non stavo solo reinventando il mio stile, era qualcosa di simile a esplorare una regione completamente nuova. All’inizio avevo radici francesi e molte influenze mediterranee, e anche asiatiche. Ma per Osteria TRE mi sono concentrato sulla cucina tradizionale». In questo momento, racconta, è «innamorato degli agnolotti del plin», la pasta fresca ripiena originaria del Monferrato, in Piemonte, che lo chef di Osteria TRE replica seguendo la ricetta originale della tradizione: «i nostri ospiti li adorano», commenta con soddisfazione. D’altronde la filosofia sottesa a un piatto del genere è di evitare gli sprechi, spiega Fermi: si usano tutti gli avanzi di carne che si hanno a disposizione, così che la ricetta cambia leggermente di giorno in giorno, ma senza smettere di sorprendere gli avventori del locale. Fermi ha iniziato molto giovane, «ero un ragazzino che aveva appena compiuto sedici anni». Ma ora, dice, sa che questo è il suo mestiere, ciò che lo fa sentire pienamente realizzato. A chi inizia oggi con l’obiettivo di diventare uno chef stellato consiglia di munirsi di una cosa sola: «Una volontà di ferro». Se cuochi non si nasce, di certo lo si può diventare.

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